Nastri termoespandenti, a cosa servono? | Coges Infissi
Quando si parla di posa di serramenti, il nastro termoespandente è uno degli elementi imprescindibili per l’esecuzione di un buon lavoro. Questo contribuisce a massimizzare le prestazioni della finestra vantando caratteristiche che lo rendono nettamente superiore al silicone. I nastri termoespandenti sono parte integrante della norma UNI 11673, la quale fornisce tutte le regole per una posa di alta qualità. Normativa facoltativa, ma presa in considerazione da tutti gli installatori alla ricerca della perfezione, questa abolisce l’utilizzo del silicone sostituendolo con i nastri termoespandenti. Questi offrono importanti vantaggi, tra cui: Scopri in questo articolo tutto quello che devi sapere sui nastri termoespandenti e come migliorano la qualità di un infisso. Sono dei nastri realizzati in schiuma poliuretanica a celle, a sua volta impregnata di resina. Il nastro termoespandente, anche definito autoespandente, deve il suo nome alla sua capacità di espandersi in funzione della temperatura e non al contatto con l’umidità dell’aria come per le classiche schiume in lattina. Questo viene posizionato lungo tutto il perimetro dell’isolamento e contribuisce a “tappare” la cavità tra la finestra e il falso telaio, riempiendo con efficacia tutto lo spazio incontrato. Facili da applicare, non richiedono grossi interventi durante la posa in quanto si presentano come dei rotoli di nastro autoadesivo. La peculiarità principale dei nastri termoespandenti nei loro tempi di espansione. Come riportato in precedenza, la temperatura ambientale è la discriminante da tenere in considerazione le temperature: Esistono diverse tipologie di nastro autoespandente, ognuna con caratteristiche uniche in termini di performance ed efficienza anche in base alla posa dei serramenti. Continua a leggere l’articolo per scoprire quali sono. Il mercato propone numerose varianti di nastro termoespandente ricoprendo diverse fasce di prezzo e opportune esigenze dell’installatore. Scegliendo i più utilizzati, possiamo dividerli in 4 categorie: Tra le caratteristiche da tenere in considerazione, vanno menzionate la resistenza al fuoco, la resistenza alle temperature (sia alte, sia basse) e le emissioni di sostanze nocive nel tempo. I nastri termoespandenti possono basarsi su due tipologie di schiume: Queste sono poi impregnate di resina, la quale può essere basata su soluzioni acriliche, cera, paraffina o bitume. Tutte queste caratteristiche contribuiscono a massimizzare l’isolamento dei serramenti. Scopri come, nel prossimo paragrafo. La comprovata efficienza del nastro termoespandente non sta solo nella sua grande rapidità di posa. Questo riesce a fornire, in un’unica soluzione, differenti benefici alle finestre, tra cui: Tutte queste prestazioni non sono ottenibili dalle classiche soluzioni con silicone, quali non sono menzionate dalla normativa UNI 11673. Questo materiale risulta inefficiente sotto molti aspetti, soprattutto nella durata a lungo termine: col tempo, il silicone perde di elasticità e tende a spaccarsi rendendo praticamente nullo l’effetto isolante. I nastri termoespandenti offrono le massime prestazioni se abbinati ad un infisso di ultima generazione: da Coges potrai scegliere finestre di altissima qualità capaci di fornire elevati livelli di isolamento termico ed acustico. Affidati a Coges Infissi e richiedi una consulenza gratuita ai nostri professionisti:
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