Conto Termico 3.0: come funziona e perché conviene per chi sostituisce gli infissi
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 224 del 26 settembre 2025, il nuovo Conto Termico 3.0 rappresenta una delle principali novità in materia di efficienza energetica. Gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), l’incentivo premia gli interventi che migliorano le prestazioni energetiche degli edifici e favoriscono la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Con procedure semplificate, tempi di rimborso più rapidi e una platea più ampia di beneficiari, il Conto Termico 3.0 è oggi uno degli strumenti più concreti per sostenere la transizione energetica, sia nel settore pubblico che in quello privato.
Come funziona il nuovo Conto Termico 3.0
Il meccanismo di incentivo prevede un rimborso fino al 65 % della spesa sostenuta, erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario. A differenza di altri bonus edilizi, non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un contributo a fondo perduto riconosciuto dal GSE dopo la verifica della pratica.
L’importo varia in base alla tipologia di intervento, alla zona climatica e alle caratteristiche tecniche dei materiali utilizzati. Per importi fino a 5.000 €, il rimborso può avvenire in un’unica rata; per somme superiori, è previsto un pagamento rateizzato.
Chi può beneficiarne
Una delle principali novità del Conto Termico 3.0 è l’ampliamento della platea dei beneficiari, che ora include:
- Privati cittadini e condomini
- Enti pubblici Imprese e professionisti proprietari di edifici non residenziali (hotel, cliniche, uffici, studi)
- Enti del Terzo Settore e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
L’incentivo non è cumulabile con altre agevolazioni statali sulla stessa spesa (es. Ecobonus o Superbonus).
Requisiti tecnici di accesso
Per gli addetti ai lavori, di seguito una lista dettagliata di chi può accedere al Conto Termico 3.0 in base alle categorie catastali:
- A/10 (uffici e studi privati);
- Gruppo B;
- B/1 – collegi, convitti, educandati, ricoveri, orfanotrofi, ospizi, conventi;
- B/2 – case di cura, ospedali e poliambulatori senza fine di lucro;
- B/3 – prigioni e riformatori;
- B/4 – uffici pubblici;
- B/5 – scuole e laboratori scientifici;
- B/6 – biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie ecc.;
- B/7 – cappelle ed oratori non destinati all’esercizio pubblico dei culti;
- Gruppo C ad esclusione di C/6 (stalle, scuderie) e C/7 (tettoie chiuse od aperte);
- C/1 – negozi e botteghe – locali adibiti alla vendita di beni o servizi;
- C/2 – magazzini e locali di deposito – Locali usati per il deposito di merci, cantine e soffitte;
- C/3 – laboratori per arti e mestieri – Locali destinati allo svolgimento di attività artigianali o professionali;
- C/4 – fabbricati e locali per esercizi sportivi – Edifici o locali utilizzati per attività sportive;
- Gruppo D ad esclusione di D9 (edifici galleggianti);
- D/1 – opifici;
- D/2 – alberghi e pensioni;
- D/3 – teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili;
- D/4 – case di cura ed ospedali;
- D/5 – istituti di credito, cambio ed assicurazione;
- D/6 – fabbricati e locali per esercizi sportivi;
- D/7 – fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di una attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni;
- D/8 – fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di una attività commerciale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni;
- D/10 – fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole;
- Gruppo E ad esclusione di E2 (ponti comunali o provinciali a pedaggio), E4 (recinti esigenze pubbliche), E6 (fari, semafori e torri pubblici);
- E/1 – stazioni di trasporto;
- E/3 – fabbricati esigenze pubbliche;
- E/5 – fortificazioni e loro dipendenze;
- E/7 – fabbricati per culto pubblico;
- E/8 – costruzioni nei cimiteri;
- E/9 – altri edifici a destinazione particolare.
Quali interventi rientrano
Tra gli interventi ammessi figurano:
- Sostituzione di infissi e serramenti, per migliorare l’isolamento termico e ridurre le dispersioni di calore
- Installazione di chiusure oscuranti e schermature solari mobili, per aumentare il comfort estivo
- Interventi sull’involucro edilizio, come cappotti termici o isolamento delle pareti Impianti di riscaldamento a fonti rinnovabili, come pompe di calore o solare termico
Perché conviene sostituire gli infissi ora
Sostituire vecchie finestre con nuovi serramenti ad alte prestazioni non significa solo risparmiare energia, ma anche aumentare il comfort e il valore dell’immobile.
Con il Conto Termico 3.0:
- recuperi fino al 65 % della spesa in tempi rapidi;
- riduci le dispersioni termiche, mantenendo stabile la temperatura interna;
- migliori la classe energetica e il valore di mercato dell’edificio;
- contribuisci alla riduzione delle emissioni di CO₂.
Tempistiche e procedura
Il Conto Termico 3.0 entra in vigore il 25 dicembre 2025.
Dopo questa data, sarà possibile presentare domanda al portale GSE, allegando la documentazione tecnica e le fatture dei lavori.
Tuttavia, è previsto un periodo tecnico di circa 60 giorni per l’aggiornamento e la piena operatività del portale GSE: ciò significa che le domande potranno essere effettivamente caricate e gestite solo a partire da fine febbraio 2026, una volta completata l’attivazione del nuovo sistema informatico e delle relative regole operative.
Il GSE verifica la pratica e accredita l’incentivo in tempi brevi (in genere entro 60 giorni per importi ridotti).
Per ottenere il contributo, è fondamentale che i materiali installati rispettino i requisiti di trasmittanza termica previsti dal decreto.
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Riferimento normativo
Decreto MASE 7 agosto 2025 – GU n. 224 del 26/09/2025
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